Reggia di Venaria Reale

Per individuare e programmare gli interventi di consolidamento del muraglione di contenimento che delimita il parco basso della Reggia, è stata condotta una campagna diagnostica preliminare.Con l'ausilio della termocamera, sono stati individuati i punti più significativi dove eseguire tasselli di profondità e indagini videoendoscopiche.

Oltre a indagare la consistenza e le caratteristiche del manufatto, sono state eseguite campionature di consolidamento e di reintegro del parapetto murario.


 

Torino, Italia
facciata reggia venaria reale
reggia di venaria reale
lato reggia di venaria reale
dettagli reggia di venaria reale
lavori reggia di venaria reale
lavori reggia di venaria reale
lavori reggia di venaria reale
lavori reggia di venaria reale
termografia reggia di venaria reale

Oltre a indagare la consistenza e le caratteristiche del manufatto, sono state eseguite campionature di consolidamento e di reintegro del parapetto murario.

Un intervento fondamentale per affrontare in modo consapevole il recupero del muraglione che presentava diffusi degradi dovuti ad infiltrazioni e sali solubili oltre a problematiche strutturali legati alla spinta esercitata dal controterra.

Al termine della campagna d'indagine, l'ufficio tecnico della Reggia ha ricevuto tutti i dati necessari per progettare l'intervento e prevedere i corretti budget di spesa.

Dettagli dell’intervento

La reggia di Venaria Reale (in piemontese ël Castel ëd la Venerìa) è una delle Residenze Sabaude parte del sito seriale UNESCO iscritto alla Lista del Patrimonio dell'umanità dal 1997.

La reggia di Venarìa fu progettata dall'architetto Amedeo di Castellamonte. A commissionarla fu il duca Carlo Emanuele II che intendeva farne la base per le battute di caccia nella brughiera collinare torinese.

Lo stesso nome in lingua latina della reggia, Venatio Regia, viene fatto derivare dal termine reggia venatoria. Al borgo si unirono molte case e palazzi di lavoratori e normali cittadini che vollero abitare nei dintorni della reggia, fino a far diventare Venaria Reale un comune autonomo della provincia di Torino.

La scelta del sito, ai piedi delle Valli di Lanzo, fu favorita dalla vicinanza degli estesi boschi detti del Gran Paese, ricchissimi di selvaggina: un territorio che si estende per un centinaio di chilometri fino alle montagne alpine, giungendo a sud e a est in prossimità del capoluogo.

Nel 2018 ha fatto registrare 1 048 834 visitatori, risultando il settimo sito museale statale italiano più visitato, mentre nel 2017, a dieci anni di distanza dall'inaugurazione del sito turistico, la Guida Michelin ha assegnato alla reggia di Venaria l'agognata terza stella.

Nel 2019 il giardino della Reggia è stato eletto parco pubblico più bello d'Italia.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Reggia_di_Venaria_Reale