Castello visconteo-sforzesco di Novara

Situata nel centro storico della città, la fortificazione - che risale alla fine del X secolo – è stato oggetto di una serie di interventi iniziati nel 2005 e mirati al recupero completo degli spazi.

Il progetto ha portato alla realizzazione di un polo museale che ambisce ad essere un centro di importante valenza culturale per il territorio.

Novara, Italia
stemma castello visconteo-sforzesco di Novara
mura castello visconteo-sforzesco di Novara
castello visconteo-sforzesco di Novara durante i lavori
facciata castello visconteo-sforzesco di Novara
castello visconteo-sforzesco di Novara durante i lavori
sopralluogo castello visconteo-sforzesco di Novara
consolidamento castello visconteo-sforzesco di Novara

L’intervento di restauro e recupero conservativo del castello visconteo-sforzesco di Novara è una delle nostre referenze di maggior rilievo. I lavori eseguiti comprendono i servizi di indagine preliminare, la formulazione di materiali specifici per il recupero e il consolidamento, la consulenza relativa alla gestione dell’umidità.

Per gli interventi di consolidamento, è stata messa a punto una specifica malta di calce naturale a ritiro compensato oltre alle già testate calci da microiniezione e massetti strutturali.

Per il risanamento dall’umidità, è stato applicato un sistema a correzione termica e finiture naturali ed è stato installato il sistema naturale non invasivo Primat Mur-Tronic (ampiamente testato in Italia negli ultimi 20 anni) per eliminare in maniera definitiva l’umidità di risalita.

Di origine duecentesca, l’edificio assume le fattezze che ancora oggi conserva sotto il dominio di Galeazzo Maria Sforza. Nel 1293, il Castello passa alla famiglia Visconti. Matteo Visconti esegue importanti interventi di fortificazione e, in seguito, Giovanni Visconti, già vescovo della città, completa la costruzione del castello aggiungendo edifici residenziali. Negli anni a seguire la fortezza viene continuamente trasformata fino a divenire, nel 1803, carcere militare. I tentativi di trasformazione della fortezza raggiungono il loro apice con l’inizio del novecento: da sede dell’Opera Pia Omar, a sede municipale, a demolizione, di nuovo, per realizzare il palazzo per Poste e Telegrafi, a giardini pubblici comunali fino alla campagna di demolizione eseguita all’inizio degli anni ottanta su progetto dell’arch. Arduino.

Primat ha affiancato i progettisti fin dalle prime fase di intervento durante le attività diagnostiche. In particolare, abbiamo eseguito le seguenti indagini: mappatura del degrado, analisi termografiche, indagini di laboratorio, prove per la verifica dei sali e dell’umidità nelle murature. 

L’intervento è stato realizzato eseguendo indagini su diversi lotti.
Prima del restauro effettivo è stato affidato a Primat il compito di effettuare indagini termografiche complete di tutto l’edificio. Durante il secondo lotto sono state eseguite indagini sull’umidità da risalita con il successivo posizionamento di sistemi passivi non invasivi che hanno di fatto eliminato completamente questa patologia di degrado (esistono diverse diagnostiche di monitoraggio e verifica eseguite nel tempo).

Le indagini di laboratorio, stratigrafie sui materiali hanno permesso di indicare sul capitolato quali materiali utilizzare per un restauro conservativo compatibile con l’epoca dell’edificio e lo stato e la tipologia di muratura.

Il recupero di questo complesso monumentale rappresenta un importante sviluppo per la città di Novara che è riuscita così a recuperare una parte importante del proprio tessuto urbano, preservando la propria identità storica.
La destinazione culturale a polo museale, sottolinea la valenza culturale dell'intervento con un beneficio per l'intero territorio.