CAPPELLA REALE ESPIATORIA

L’intervento di restauro conservativo eseguito da Primat nel 2023 ha interessato il prospetto interno dell’Esedra. 

Monza (MB)
CAPPELLA REALE ESPIATORIA Monza

Con la caduta dei Savoia, la Cappella Espiatoria di Monza non ha più ricevuto cure e attenzioni: gli ultimi interventi importanti risalgono agli anni ‘80 e sono state le fragilità strutturali del monumento ad imporre una nuova revisione complessiva.

L'intervento di restauro del muro di cinta dell’Esedra si è concentrato sul recupero dei mosaici, assemblati con ciottoli di fiume del Ceppo gentile di Brembate, sulle decorazioni esterne, cornici e lesene in stile dorico, e sul basamento trattato a bugnato di pietra di Oggiono, stessa pietra utilizzata per il monumento. 

Dopo i trattamenti di disinfezione di depositi vegetali più stratificati, le superfici sono state pulite da materiali sovrammessi  incompatibili con il supporto.

La stuccatura delle lacune ha avuto lo scopo di ripristinare la continuità delle superfici in presenza di fratture, fessure e mancanze: è stato applicato un impasto idoneo, elaborato nei laboratori Primat. I materiali utilizzati per le stuccature sono stati scelti sulla base dell’omogeneità e della compatibilità con i materiali presenti e si sono privilegiati i materiali che hanno assicurato la migliore reversibilità nel tempo.

Il basamento in pietra d’Oggiono, probabilmente oggetto di un precedente intervento di consolidamento, presentava una condizione critica di diffusa esfoliazione, fino alla perdita di porzioni anche consistenti con il rischio di caduta. 

L’intervento con materiali idonei di Primat ha permesso di ripristinare i valori di coesione sufficienti a migliorare la resistenza meccanica del materiale lapideo.
 

La Cappella Reale Espiatoria commemora il luogo in cui il Re Umberto I venne ucciso dall’anarchico Gaetano Bresci nel 1900 con un monumento, costituito da una cripta e da una cappella,sormontata da una stele.

Vittorio Emanuele III affidò all’architetto Giuseppe Sacconi, già autore della tomba di Umberto I al Pantheon nonché dell’Altare della Patria a Roma, l’incarico di progettare il memoriale, ma Sacconi morì nel 1905 a opera incompiuta. L’architetto Guido Cirilli, con alcune modifiche al progetto originale, terminò i lavori in occasione del decimo anniversario del regicidio.

La Cappella Reale Espiatoria sorge in un ampio parco, delimitato da una cancellata artistica, progettata dallo specialista del ferro battuto Liberty Alessandro Mazzucotelli, e sul fondo da un’esedra di imponenti dimensioni, rivestita da un mosaico in ciottoli di fiume.
Il monumento è costituito da una cripta, ricca di mosaici e di preziosi marmi, e da una cappella, anch’essa interamente coperta da decorazioni musive. Sopra la cappella si innalza la stele in pietra d’Oggiono alta in tutto 35 metri che poggia su un basamento circolare.

Nella parte bassa si trova una Pietà in bronzo dello scultore Ludovico Pogliaghi, mentre in cima vi è un cuscino bronzeo sul quale poggiano alcuni oggetti simbolici legati alla Casa reale: uno scettro, il Collare dell’Annunziata e la corona dei Savoia.